giovedì 18 novembre 2010

Riflessioni buie..

La cultura non è mai stata così sottovalutata come in questo periodo storico..Chi fa cultura nell'accezione comune, a cui il popolo mediatico e non si è abituato, è generalmente uno che non ha un cazzo da fare e mangia i soldi..Si vedano gli insegnanti..orrenda razza di mangiastipendio a tradimento..Si vedano i musicisti, altra iniqua razza che, a sentire certe campane, non fanno un cazzo dalla mattina alla sera, e il loro mestiere lo potrebbero fare tutti senza il minimo sforzo.. Si vedano gli attori, i ballerini e tutto il comparto del teatro..I soldi invece sono ovviamente sacri in chi produce le cose..Il rispetto massimo è solo in chi fa e produce le cose da vendere, le cose che hanno un peso specifico e un valore d'immagine in questa società dei consumi che ha completamente dimenticato le idee e l'etica morale..Le idee siccome non pesano non fanno parte integrante del consumo..Credo sia sotto gli occhi di tutti l'imbarbarimento culturale a cui è stata sottoposta l'Italia in questo ultimo periodo storico..Purtroppo l'esempio più lampante viene dalla televisione che da una ventina d'anni mal sopporta nei suoi palinsesti, trasmissioni che abbiano appena appena un accenno alla storia e alla cultura di questo nostro malgovernato paese..Non più teatro in televisione ma teatrini degli orrori..Avetrana ne è un esempio..Non più musica colta ma orrendi bambini che scimmiottano orribilmente gli adulti e scimmiottando fanno credere che quello sia il livello artistico più alto, in un tripudio di "bravo bello stupendo fantastico geniale"" e urletti isterici di approvazione di un pubblico beota..Non esiste più la musica colta, (ci spacciano per cultura pure Bocelli o quest'altro fenomeno riccioletto compositore che si crede Mozart ) ma questi altrettanto orrendi talent scout come "X factor", che replicano il nulla interpretativo, trasformando l'inutile di turno nella star internazionale del momento..La cultura, la formazione che viene richiesta a un qualsiasi musicista che voglia fare bene il suo mestiere, viene saccheggiata da una mandria di idioti presentatori e idioti esecutori..Anche la storia se deve essere tale e raccontata, deve far leva sempre sull'orrore di turno..Le stesse trasmissioni che potrebbero avere un minimo di significato culturale come certe trasmissioni documentaristiche, sono sempre fatte in maniera urlata sensazionale e terrorizzante..Per non parlare della musica colta che è completamente assente nei palinsesti televisivi o è relegata in orari notturni da insonnia profonda..Che squallore...I materassi a molle hanno ormai preso il sopravvento sui concerti di Mozart, le trasmissioni brufolose, adatte a un manipolo ahimè numeroso di adolescenti decerebrati dal continuo uso del telecomando, hanno preso il posto di spettacoli teatrali di livello alto, di trasmissioni culturali di tutto rispetto come se ne vedevano ancora circa vent'anni fa..Diciamo pure che la televisione commerciale ha destabilizzato completamente un servizio pubblico come quello che dovrebbe essere offerto da una televisione di Stato, oltretutto sovvenzionata da un canone televisivo che è oramai impossibile non pagare..E allora??? Qual'è la soluzione?? Inutile dire che non è spegnendo la televisione che si risolvono i problemi..anzi..Ho sempre creduto nel valore intrinseco del mezzo televisivo, se chi la governa ne facesse un uso corretto..Come è altrettanto vero che un mezzo come la televisione può orientare fortemente i gusti e i comportamenti delle persone.. Intervenire sulle coscienze collettive è una delle cose che a maggior ragione può fare questo mezzo..lo vediamo tutti.. Nelle grandi adunate oceaniche che propone la Chiesa Cattolica nei momenti in cui le festività di rito si propongono, ecco che il rito stesso diventa evento mediatico..Il riscontro televisivo è enorme e sarebbe stupido sottovalutarlo..Perciò se si vuole intervenire sulle coscienze collettive bisognerebbe innanzitutto intervenire sulle coscienze politiche..Ma ahimè, la classe politica fa presa più fortemente su un popolo bue, abituato al Grande fratello o su una generazione di giovani preparati e con senso critico della storia??? La domanda sorge spontanea..Questo imbarbarimento della cultura e della coscienza collettiva non è per caso stato fortemente voluto da un sistema che prevedeva nel suo sviluppo delle situazioni che una classe colta non avrebbe mai potuto accettare?? E allora prendono anima i vari tagli alla cultura, alla scuola, ai teatri, perchè più si tiene la gente nella volgarità e nell'ignoranza più è manovrabile e più accetta cose inimmaginabili in altri momenti storici..Perciò la soluzione io personalmente non la vedo...Amen