martedì 4 maggio 2010

Bondi...o Bondì alla cultura????

"Mani dello spirito
Anima trasfusa.
Abbraccio d’amore
Madre di Dio"

Questa è la poesia che il cosiddetto Ministro della Cultura Sandro Bondi ha dedicato alla madre di Berlusconi....Lo stesso Ministro che il 13 novembre dello scorso anno, parlando della Giornata dello Spettacolo, apostrofa gli artisti come "accattoni genuflessi" per poi definire, alcuni giorni dopo, il cinepattone "di interesse nazionale e quindi di cultura". Ebbene, questo è il profilo politico-culturale di chi ha messo mano al "riordino" del settore lirico-sinfonico con un decreto interamente anticostituzionale nella forma e nella sostanza e firmato dal solito Napoletano. Nella forma poichè una materia assai complessa come questa deve essere trattata dopo un serio confronto sociale e parlamentare piuttosto che da un superficiale quanto inopportuno provvedimento d'urgenza. Nella sostanza perchè il contenuto è un'accozzaglia di obbrobri illegittimi, dal non rispetto delle gerarchie delle fonti sino al mancato rispetto della irretroattività delle leggi.
Entrando nello specifico dei contenuti, che dovrebbero intervenire sui presunti sprechi del sistema Opera, non c'è un solo comma che colpisce quegli amministratori che hanno devastato e che continueranno a devastare per incapacità o per malafede, bilanci, livelli qualitativi e non di rado il buongusto della gente. Chi leggerà il testo del decreto troverà solo un ossessivo accanimento nei confronti dei dipendenti delle fondazioni lirico-sinfoniche, vilipesi nel ruolo, nel contratto e nelle retribuzioni: spariranno i corpi di ballo, verranno precarizzati diverse centinaia di dipendenti, decurtati sino al 40% degli stipendi. E se si considera che i dipendenti dei teatri d'opera non sono solo forza lavoro ma anche il prodotto finito della filiera dello spettacolo, si capisce molto bene che questo decreto - in sfregio a quanto pomposamente dichiarato - colpisce consciamente anche qualità e produttività. Non starò qui a tediarvi con analisi tecnico-giuriche in merito ai vari articoli che compongono la legge ma non si può non commentare il criminale quanto scientifico disegno che questo governo sta attuando nei confronti della sistema Cultura rinunciando, oltretutto, a grandi opportunità anche da un punto di vista economico. Dopo i tagli alla scuola,all' università, alla ricerca, ai musei e persino alle prestigiose scuole di restauro è stato abbattuto l'ultimo baluardo di una delle culture più importanti del mondo.
In uno dei monumenti più belli del mondo, sul frontone del Teatro Massimo di Palermo, è scolpita la frase che racchiude il vero motivo di questa politica scellerata del peggior governo degli ultimi 150 anni:
"L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparare all'avvenire."
E questo, Bondi & Co. lo sanno bene..

by
Antonio Barbagallo

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