martedì 4 maggio 2010

Verità!!!!

Guardate tra le abrogazioni in fondo al decreto, e andatevi a leggere l'art. 1 della L.800/67 che hanno tolto di mezzo senza troppa pubblicità. Un articolo che non era necessario abrogare. Un articolo innoquo ai fini del riassetto. La sua abrogazione è tutto meno che innoqua: "Lo Stato considera l'attività lirica e concertistica di rilevante interesse generale, in quanto intesa a favorire la formazione musicale, culturale e sociale della collettività nazionale. Per la tutela e lo sviluppo di tali attività lo Stato interviene con idonee provvidenze". La musica lirica e sinfonica non son più d'interesse per lo Stato. Largo alla tv e ai diritti derivanti... (interessante l'art.6, che ci fa chiedere che c'entrano con un provvedimento "urgente" sulle fondazioni liriche???) La lirica forse è fuori moda, ok, accettiamolo, distruggiamo anche tutto, ma vi prego di pensare alle conseguenze: chiudiamo i conservatori (che senso hanno se poi chi ne esce non ha dove lavorare), le scuole di danza classica, le scuole di canto; e teniamo "Amici" come nuovo riferimento culturale. E quando il FUS sarà ripartito per il sostegno delle veline (miliardarie) di Striscia e per le baruffe (assai poco edificanti) di Amici, quando vi accorgerete che i vostri figli non hanno mai sentito Beethoven, Brahms, Mahler... vi prego, abbiate il coraggio di dire che l'avete voluto VOI, non il Governo, perché eravate STANCHI di pagare per una cosa inutile. Abbiate il coraggio di ammettere che del patrimonio culturale italiano non ve ne frega niente.

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